“In
questi giorni si è molto parlato di trasfusioni e di farmaci plasmaderivati.
Giova forse ripetere che la sentenza di risarcimento rispetto a chi aveva
contratto infezioni tramite trasfusioni si riferisce a episodi di oltre 20 anni
fa. Siamo lieti che questa vicenda sia giunta a conclusione e altrettanto lieti
che il quadro oggi sia radicalmente diverso. E questo non dipende dalla
fortuna, ma dall’impegno di tutti gli attori del sistema trasfusionale, anche
dei volontari che noi rappresentiamo.
Siamo,
inoltre, certi che la Ministra Lorenzin non volesse offendere nessuno nella sua
lettera in occasione della XIII giornata dell’emofilia, né tantomeno il milione
e 700 mila donatori di sangue del nostro Paese che compiono un importante gesto
di solidarietà e di impegno civile.
Peraltro
proprio il Ministero della Sanità ha lanciato il pittogramma per il plasma,
quell’etichetta che ha la finalità di sostenere i valori su cui si fondano il
Sistema trasfusionale italiano e la cultura del dono. Il pittogramma, che per
esempio è già operativo in Regione Toscana, si trova su tutti i plasmaderivati
lavorati a partire dal plasma di donatori volontari, non remunerati e
consapevoli. Sono loro, infatti, la prima garanzia di qualità e sicurezza del
sistema.
Sicurezza
e qualità, dunque: non è un caso, infatti, se da oltre 10 anni non si
verificano nel nostro paese trasmissioni di malattie tramite trasfusioni di
sangue.
Siamo
sempre consapevoli che il fine ultimo della nostra azione come volontari e
donatori di sangue sia il malato. Chiediamo pertanto un incontro urgente alla
signora Ministro per poterle rappresentare in modo puntuale il nostro ruolo in
un Sistema Trasfusionale, come quello italiano che rappresenta un‘eccellenza”.
Vincenzo
Saturni, Presidente AVIS Nazionale
Aldo
Ozino Caligaris, Presidente Nazionale FIDAS
Sergio
Ballestracci, Presidente Nazionale FRATRES